FERMO AMMINISTRATIVO DELL’AUTO: COS’È, NOTIFICA E SCADENZE
Il processo inizia quando l’agente incaricato della riscossione identifica un debito irrisolto, che può originare da diverse fonti, come il mancato pagamento di tasse (IVA, IRPEF, Bollo auto) o multe per infrazioni stradali.
Il proprietario del veicolo riceve una notifica formale, che specifica il tipo e l’importo del debito, oltre a fornire un termine di 60 giorni per il pagamento. È possibile richiedere una rateizzazione dell’importo entro questo periodo.
In assenza di pagamento o di richiesta di rateizzazione entro i termini, viene inviato un preavviso di fermo, che dà al proprietario ulteriori 30 giorni per regolarizzare la situazione. Al termine di questo periodo, senza che sia stato effettuato il pagamento, il fermo amministrativo viene attivato.
AUTO CHE CIRCOLA CON FERMO AMMINISTRATIVO: LE SANZIONI
Un veicolo soggetto a fermo amministrativo non può circolare. La violazione di questa disposizione comporta severe sanzioni pecuniarie e amministrative, tra cui la confisca del veicolo (l’auto diventa di proprietà dello Stato e non è più recuperabile) e la revoca della patente di guida. Interessante notare che la confisca del veicolo può avvenire anche se questo è di proprietà di terzi, a meno che non si dimostri un uso contro la volontà del proprietario.
Se non si adempie all’obbligo di custodire adeguatamente il veicolo, si rischiano ulteriori sanzioni pecuniarie e la sospensione della patente di guida.
Il veicolo non può essere lasciato in luoghi pubblici. È necessario custodirlo in un’area privata, come un garage o un cortile privato, per evitare ulteriori penalità.
La Prefettura ha il compito di stabilire l’importo della sanzione all’interno del range legale, basandosi sulla gravità della condotta. Anche in casi di buona fede, come il ritardo nella cancellazione del fermo, le sanzioni restano applicabili. Le multe pecuniarie possono essere consistenti, variando da 1.984 euro a 7.937 euro.
Nell’eventualità in cui si dovesse rifiutare di trasportare e custodire il veicolo a proprie spese in base alle indicazioni fornite dalle forze dell’ordine, si potrebbe pagare una multa tra 774 euro e 3.105 euro, a cui si aggiunge la sospensione della patente per un periodo che varia da 1 a 3 mesi.
Esistono eccezioni per la rottamazione del veicolo, come nel caso in cui sia in condizioni non idonee alla circolazione a causa di danni gravi.
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il fermo amministrativo è disciplinato dal Codice della Strada e da specifiche normative fiscali italiane. La legislazione è stata recentemente aggiornata con il decreto sicurezza e altre disposizioni legislative.
PRESCRIZIONE DEL DEBITO
È importante notare che il fermo amministrativo non è applicabile se il debito è già prescritto. La prescrizione varia a seconda del tipo di debito (ad esempio, 5 anni per le multe).
COME PRESENTARE RICORSO CONTRO IL FERMO AMMINISTRATIVO DELL’AUTO
È possibile presentare ricorso contro il fermo amministrativo, ma esistono limiti temporali precisi per farlo, in particolare dopo la notifica della cartella esattoriale.
Se la cartella esattoriale non è stata notificata correttamente, il fermo è illegittimo e può essere contestato. L’Agente di Riscossione deve provare la regolarità della notifica, inclusa l’eventuale seconda raccomandata, in conformità alle leggi vigenti. Anche per il preavviso di fermo, la notifica è obbligatoria e deve avvenire almeno 30 giorni prima dell’azione. Inoltre, la prescrizione del credito, che varia da 3 a 10 anni a seconda del tipo di debito, può rendere il fermo illegittimo.
I fermi possono essere annullati anche per vizi formali, come la mancanza di dettagli essenziali o l’avvenuto pagamento del debito. Infine, se il giudizio di opposizione è pendente o se ci sono state annullamenti da parte del giudice o dell’ente impositore, il fermo può essere considerato nullo.
OBBLIGHI DURANTE IL FERMO AMMINISTRATIVO
Durante il fermo, non è consentito smontare il veicolo per utilizzare i pezzi di ricambio. Inoltre, persiste l’obbligo di pagare il bollo auto e l’assicurazione RC Auto, anche per le auto non circolanti.
COME CANCELLARE IL FERMO AMMINISTRATIVO
Per revocare il fermo, è necessario saldare il debito o richiedere una rateizzazione. La sospensione del fermo avviene dopo il pagamento della prima rata, mentre la cancellazione totale si verifica solo dopo il pagamento dell’ultima rata.
Vendita di un veicolo in fermo amministrativo
Interessante è il fatto che il fermo non impedisce la vendita del veicolo, ma l’acquirente deve essere informato del fermo. In caso contrario, ha diritto a restituzione e risarcimento.
COME VERIFICARE SE L’AUTO È IN FERMO AMMINISTRATIVO
Prima dell’eventuale acquisto di un’auto usata, è possibile verificare l’esistenza di un fermo tramite una visura al PRA o sul portale dell’ACI, accessibile con credenziali digitali. Questi servizi, disponibili anche online, forniscono dettagli completi sullo stato giuridico del veicolo.
In caso di scoperta casuale di un fermo non notificato, è possibile presentare ricorso per richiederne la cancellazione. La legge prevede specifiche procedure di notifica che, se non rispettate, possono rendere il fermo contestabile.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa