Qual è lo stato di salute delle autostrade italiane? A distanza di anni, i disagi sulla rete restano importanti: le autostrade continuano a costringere gli automobilisti a pericolosi slalom tra cantieri e interruzioni, in media uno ogni 9 km. Gli interventi di manutenzione sono importantissimi per garantire la sicurezza di chi viaggia, ma possono diventare un ostacolo alla mobilità. Per questo andrebbero organizzati in modo tale da limitare al minimo i disagi.
In un’estate che si preannuncia piuttosto calda sul fronte del caro-vacanze, i prezzi in salita non sono gli unici fattori a preoccupare chi è in partenza per le ferie. Oltre al caro-spiagge che vede i prezzi degli stabilimenti registrare un +4% dall’anno scorso e ai rincari del 27% su hotel e b&b, chi partirà in auto per raggiungere la località delle proprie vacanze dovrà fare i conti con i disagi in autostrada.
Come se non bastassero gli aumenti dei pedaggi scattati a gennaio e quelli sulle tariffe Telepass dal 1° luglio, gli automobilisti che percorrono strade ad alta percorrenza da Nord a Sud hanno la probabilità di incontrare un cantiere o un’interruzione ogni 9 km. A confermarlo è l’annuale inchiesta Altroconsumo sullo stato di salute delle autostrade italiane.
L’inchiesta del 2024: da Nord a Sud
Quest’anno siamo andati a monitorare alcune tratte autostradali gestite da concessionari diversi, percorrendo in totale circa 1.700 km. A differenza dell’analisi svolta nel 2023 e nel 2021, quest’anno abbiamo monitorato l’intera tratta autostradale ligure e alcune delle tratte più battute del Sud Italia, dal Lazio alla Calabria e dalla Puglia all’Abruzzo (come mostrato sulla mappa). Tanti i cantieri rilevati: uno ogni 9 km. Parliamo di interventi necessari a garantire un’adeguata sicurezza, ma che generano notevoli disagi per gli automobilisti.
La maglia nera di quest’anno spetta alla Liguria, le cui autostrade – a distanza di anni – continuano a essere disseminate di cantieri e interruzioni di vario tipo. Nel percorso seguito da Milano a Ventimiglia, passando per Genova e arrivando fino a La Spezia (come mostrato sulla mappa) abbiamo percorso 760 km incontrando in totale 104 cantieri: in pratica uno ogni 7 km. A titolo di confronto, nel 2023 sulla tratta della A7 Genova-Milano avevamo incontrato un cantiere ogni 6,3 km, quest’anno, sullo stesso tratto, siamo a un’interruzione ogni 7,3 km: segnale che a un anno di distanza, nonostante un lieve miglioramento, la situazione è ancora ferma lì dove l’avevamo lasciata.
Lungo i 44 km percorsi sulla A26 Gravellona Toce-Genova Voltri abbiamo incontrato ben 11 cantieri di vario genere: a conti fatti, uno ogni 4 km. Non è andata meglio sulla A10 Genova-Ventimiglia dove il 25% della tratta percorsa (284 km tra andata e ritorno) era impattato da cantieri. Per 34 km abbiamo viaggiato su un’unica corsia, per sei dei quali siamo stati costretti a un salto di carreggiata, affiancandoci ad auto e a tir che procedevano nella direzione opposta. Anche la A12 Genova-La Spezia non è da meno: dei circa 200 km percorsi, il 20% era impattato da almeno un’interruzione lungo il tragitto. Per 19 volte abbiamo viaggiato su un’unica corsia percorrendo quasi 35 km: in caso di incidente o di traffico intenso questo costituisce un serio problema per la sicurezza.
Nella seconda parte dell’inchiesta siamo partiti da Roma in direzione Reggio Calabria. Tra l’8 e il 9 aprile 2024 abbiamo percorso 454 km incontrando in totale 35 cantieri: in media uno ogni 13 km. Il disagio più ricorrente è la chiusura della corsia d’emergenza, problema con cui abbiamo fatto i conti per 11 km. Lungo il primo tratto sulla A1 Roma-Napoli abbiamo percorso 199 km e ci siamo imbattuti in 22 cantieri, uno ogni 9 km. Per sei km non era disponibile la corsia d’emergenza, per il resto tutto è filato abbastanza liscio. Anche nella tratta percorsa sulla A30 Napoli-Salerno la situazione è stata ben distante da quanto documentato in Liguria. Qui, a fronte dei 60 km percorsi, abbiamo fatto i conti con solo quattro interruzioni lungo tutta la strada. La tratta in cui abbiamo incontrato il numero più basso di cantieri è pero la Salerno-Firmo Sibari Saracena: lungo i 205 km percorsi, solo 9 erano impattati da manutenzione o da altre interruzioni, in media una ogni 20 km. Da sottolineare che la Salerno- Reggio Calabria è gratuita.
Le condizioni per un viaggio senza intoppi c’erano tutte: siamo partiti tra marzo e aprile, in giorni infrasettimanali, lontano dagli esodi delle festività e con traffico limitato. Eppure il nostro percorso si è rivelato tutt’altro che semplice, con un cantiere ogni 9 km, continui rallentamenti e troppo spesso senza corsia di emergenza. I cantieri sono necessari per la manutenzione e per garantire la sicurezza degli automobilisti, ma andrebbero organizzati in modo tale da limitare il più possibile i disagi per i cittadini.
E se, dopo chilometri macinati in auto e slalom tra i cantieri decidessimo di fermarci per una sosta in Autogrill? È bene prestare attenzione ai prezzi, perché una pausa pranzo o una merenda possono trasformarsi in un salasso. Come documenta una recente analisi di Altroconsumo in 22 aree di ristoro, infatti, per un panino si arriva a spendere anche 8 euro, di fatto il 70% in più rispetto a un tradizionale bar. Non va meglio per le bibite: l’acqua costa anche 3 euro al litro, mentre cola e aranciata circa 8 euro al litro. La giungla dei formati di snack dolci, salati e gelati rende anche difficile fare un confronto e valutare i prezzi dei prodotti. Insomma: teniamo gli occhi ben aperti e organizziamo per tempo il viaggio, solo così saremo certi di non spendere una fortuna.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa.