Vendute e pubblicizzate come auto interamente prodotte in Italia, DR ed EVO sono finite sotto la lente dell’Autorità garante per comunicazione ingannevole: il sospetto è che siano in realtà costruite in Cina. Intanto i proprietari delle vetture reclamano perché i pezzi di ricambio risultano introvabili.
Quasi tutti le hanno viste, almeno una volta, circolare per strada, in molti avranno visto la pubblicità in tv o sui giornali e in tanti l’hanno anche acquistata. Stiamo parlando delle auto a marchio DR ed EVO, ovvero del gruppo DR Automobiles Groupe.
Si tratta di un’azienda nata nel 2006 ma che ha avuto un boom di vendite proprio nello scorso anno: se si pensa che tra gennaio e ottobre 2023 sono state immatricolate 21.056 auto a marchio DR e 5.623 a marchio EVO stiamo parlando di vetture che attualmente rappresentano il 2% delle vendite di auto in Italia.
Quello che attrae gli acquirenti è molto probabilmente la combinazione di due fattori: da una parte i prezzi (decisamente competitivi rispetto ad altre auto dello stesso segmento) e dall’altro il fatto che DR viene pubblicizzato come un marchio totalmente italiano, con auto costruite interamente nel nostro Paese. Ma le DR e le EVO sono davvero prodotte in Italia come vengono pubblicizzate? Proprio su questo punto l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha espresso i suoi dubbi.
A ottobre 2023 il Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza ha eseguito una serie di ispezioni presso la sede della DR Automobilies s.r.l. mentre l’Autorità Garante ha aperto formalmente un’istruttoria per “informazioni ingannevoli riguardo al luogo di produzione degli autoveicoli a marchio DR ed EVO“.
Secondo Antitrust, infatti, “la società rappresenterebbe in modo non corretto, sia sul proprio sito internet aziendale, sia in campagne pubblicitarie online e sui mass media le informazioni che riguardano il luogo di produzione degli autoveicoli a marchio DR ed EVO“. Nel comunicato stampa, l’Autorità prosegue dicendo che in alcuni casi la casa automobilistica “ometterebbe informazioni rilevanti sulla loro origine, lasciando intendere che siano prodotti interamente in Italia, mentre si tratterebbe di veicoli di produzione cinese“.
Se le cose stessero così, molti consumatori potrebbero essere stati indotti ad acquistare un’auto DR o EVO convinti di acquistare un prodotto made in Italy, ritrovandosi poi di fatto al volante di un’auto importata dalla Cina (sempre stando alle affermazioni di Antitrust). Al di là dell’inganno, la questione però avrebbe conseguenze anche di tipo pratico: se le auto sono prodotte in Cina e poi solo importate in Italia, anche i pezzi di ricambio è probabile che seguano lo stesso percorso. In caso di guasto o necessità di sostituire un componente originale della vettura, quindi, occorrerebbe effettuare un ordine in Cina e attendere che il pezzo arrivi dal paese asiatico e passi i controlli doganali. Una trafila che l’utente non si aspetta e che potrebbe creare ritardi e conseguenti disagi.
È questo infatti ciò che è accaduto ai numerosi consumatori che hanno inoltrato un reclamato verso l’azienda. Ecco alcuni estratti.
“ho acquistato un’auto DR – DR4 tramite la rete rivenditori ufficiale. A gennaio 2023 la ventola dell’abitacolo si è guastata e mi sono rivolta al mio meccanico di fiducia, che ha ordinato tramite il rivenditore ufficiale il ricambio necessario in data 08/02/2023. Dopo numerosi solleciti telefonici ed email, effettuati direttamente a DR automobiles, ad oggi (ndr ottobre 2023) ancora il ricambio non è stato fornito, non viene indicata una tempistica di consegna e non viene fornita un’eventuale alternativa acquistabile sul mercato per ripristinare il regolare funzionamento della ventola“.
“malgrado vi abbia contattato più’ volte, i pezzi di ricambio per la mia DR6 con codice ordini (ndr seguono i numeri di codice) non sono ancora arrivati dopo più’ di 5 mesi di attesa e le vostre risposte sono sempre state scarse e imprecise“.
“a ottobre ho avuto un incidente con la mia vettura e il mio carrozziere di fiducia ha riscontrato enormi difficoltà a reperire i pezzi di ricambio, nonostante in sede d’acquisto mi sia stato garantito che la reperibilità di tali non sarebbe stata nell’eventualità un problema perché interamente prodotta in Italia. Nello specifico (fornitori e rivenditori ufficiali, ndr) avrebbero risposto che la DR si sarebbe presa da 1 a 5 mesi per farli avere. Ad ora sono passati 7 mesi e di tali pezzi non si hanno addirittura notizie“.
“con la presente formulo reclamo formale nei confronti della DR Automobiles srl in quanto, nonostante tutte le pubblicità sulle nuove versioni delle loro autovetture, su quelle datate, non sono reperibili pezzi di ricambio in sostituzione. Devo sostituire il serbatoio della benzina, in quanto presenta parecchie anomalie ma, tutte le Concessionarie, con il Reparto Ricambi ed Officina Autorizzata di (ndr segue la città) e nelle altre province della Regione (ndr segue la regione), non sono in grado di fornire tale ricambio. Anche in caso di richiesta alla Casa Madre, non possono quantificare il tempo che necessita per ottenere il ricambio richiesto. Il fermo auto è iniziato il 08/09 c.a. ed al momento l’auto è ferma in attesa di risposte dai vari negozi di ricambi auto“.
In questo momento, l’Antitrust e la Guardia di Finanzia stanno portando avanti le loro indagini; se dovesse essere accertato quanto ipotizzato nell’istruttoria, DR potrebbe essere sanzionata e obbligata a mettere nero su bianco che le sue autovetture non sono prodotte in Italia.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa