Le nuove limitazioni alla circolazione e gli scossoni ai prezzi dei carburanti rendono sempre più difficile la scelta di chi vuole cambiare l’auto. Tra rischi e opportunità, per trovare il mezzo più adatto alle proprie esigenze bisogna informarsi bene. Ecco alcuni suggerimenti per non pentirsi dell’acquisto
I limiti sempre più stringenti richiesti per i veicoli a combustione e le limitazioni già in atto in alcune aree geografiche (ad esempio, a Milano i veicoli con motore diesel euro 5 non possono più circolare in area B) rendono di fatto inutilizzabili auto che non sono poi così vecchie.
Chi si trova a dover cambiare macchina a causa di una o più di queste limitazioni, prima di procedere alla sostituzione è bene che faccia una valutazione accurata della propria situazione. Quanti chilometri si percorrono in un anno? Che tipo di utilizzo si fa dell’auto? Che budget si ha a disposizione? Ci sono alternative all’acquisto come servizi di sharing o noleggio a breve o lungo termine? Gli spostamenti che si devono fare, consentono di valutare l’acquisto di una bicicletta o di un monopattino elettrici?
Come prima cosa è bene capire se la sostituzione va fatta per forza oppure può essere rimandata ancora per qualche tempo. Tutto dipende dall’età e dallo stato dell’auto: se il veicolo non ha bisogno di grandi interventi per passare la revisione, temporeggiare potrebbe essere un’opzione. Il mercato sta evolvendo rapidamente e il contesto generale è molto fluido quindi avere più tempo consente di fare una scelta avendo condizioni e informazioni più stabili.
Chi cambia l’auto con una certa frequenza perché fa molti chilometri o perché non vuole che il veicolo si svaluti troppo, può essere interessato a prendere in considerazioni le offerte, ormai molto diffuse, in cui, a fronte di un anticipo, si acquista l’auto per un certo numero di anni, pagando delle rate mensili, per poi decidere al termine del periodo prestabilito se riscattare l’auto, restituirla o estendere il finanziamento.
Se invece si punta ad un’auto da tenere per parecchi anni, addirittura fino alla rottamazione, una buona idea potrebbe essere dirigersi verso il mercato dell’usato prestando attenzione non solo al prezzo (negli ultimi 3 anni il valore medio dell’usato ha visto un aumento medio del 16.7%) e alle condizioni, ma anche alla classe di inquinamento, perché se si vive in particolari zone ci si potrebbe trovare presto con un veicolo che non può circolare ovunque.
Chi utilizza l’auto soprattutto in città con pochi viaggi extraurbani può prendere in considerazione l’acquisto di un veicolo elettrico. La differenza di costo (sia di acquisto che di gestione) rispetto a una macchina tradizionale non è poi così alta come generalmente si pensa. Grazie alle politiche di incentivazione e rottamazione (oltre ai bonus statali) si possono trovare auto elettriche con prezzi di acquisto non molto distanti da quelli di una vettura a combustione interna con le stesse caratteristiche. Inoltre, il minor costo dei rifornimenti, della gestione e della manutenzione rendono i veicoli elettrici una scelta interessante. Anche i premi assicurativi sono più bassi per chi sceglie la mobilità sostenibile: nelle città più care si riesce a pagare molto meno rispetto ai veicoli tradizionali.
Le auto elettriche risultano vincenti anche nel confronto tra i costi di percorrenza con le varie tipologie di alimentazione a combustione (benzina o diesel). È vero: nel 2020 il divario in favore dell’auto elettrica era molto più marcato. Oggi, visti gli aumenti dei prezzi dell’energia elettrica (più che triplicati), questa forbice si è molto assottigliata. Nonostante questo però, e dato l’aumento anche dei prezzi dei carburanti (circa il 23% per la benzina e il 41% per il gasolio) la scelta dell’auto elettrica, sia se ricaricata alle colonnine sia nel box di casa con una tariffa competitiva, resta la soluzione con i costi di percorrenza più bassi.
Se si fanno viaggi lunghi, però, è necessario pianificare bene le ricariche. La rete di colonnine è in crescita sulle strade urbane ed extraurbane, ma i tempi di rifornimento, anche con una colonnina fast, non sono inferiori alla mezz’ora. Qualcosa si sta muovendo pure sul fronte delle infrastrutture di ricarica in autostrada: fino a pochi anni fa non c’era praticamente nessuna colonnina nelle stazioni di servizio delle autostrade, mentre ora gli investimenti in tal senso stanno dando i primi frutti.
Sempre per chi si muove spesso in città con pochi viaggi in autostrada, un’altra opzione interessante da valutare sono le auto ibride (full hybrid o addirittura plug-in hybrid – queste ultime sono quelle ricaricabili alle colonnine o nei box). Le “mild hybrid” (o “ibride leggere”) sebbene molto in voga, in realtà non hanno particolari benefici rispetto a normali auto a benzina.
Per chi usa la macchina spesso e si trova a dover fare molti chilometri soprattutto in autostrada, il GPL può essere ancora una buona soluzione. Il prezzo del metano, invece, è aumentato e al momento risulta economicamente poco competitivo: vista la complicata situazione internazionale è difficile prevedere quale sarà l’andamento dei prezzi in futuro.
È meglio evitare il diesel in particolare per chi abita in zone soggette già a restrizioni (come, ad esempio, la pianura padana): molto probabilmente questi limiti in futuro andranno ad aumentare e saranno sempre più stringenti.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa