Batteria dell’auto scarica? Una vera seccatura, soprattutto quando si ha fretta: come capire quando la batteria dà problemi e come ricaricarla.
Batteria dell’auto scarica? è una delle principali cause che manda l’auto in panne, spesso proprio per problemi di manutenzione.
Ci sono alcuni sintomi e segnali che possono far capire in tempo che la batteria auto sta per scaricarsi. Tra i principali e più comuni campanelli d’allarme che ci indicano qualcosa che non va nella nostra batteria, spicca la messa in moto, che è più faticosa e rallentata rispetto alla normalità. Se quando accendiamo la macchina, dobbiamo aspettare qualche secondo in più rispetto alla norma prima che la vettura si metta in moto, allora è meglio recarsi subito in un’officina e valutare se sia il caso di sostituire la batteria, onde evitare brutte sorprese al prossimo tentativo di accensione.
Sempre quando giriamo la chiave, è possibile udire un rumore che somiglia a un ticchettio quando la macchina sta per accendersi. Questo avviso sonoro è un altro segnale che la batteria dell’auto sta per scaricarsi.
La batteria dell’auto è indicata anche nel quadro strumenti dell’auto: quando mettiamo in moto, la spia della batteria resta accesa per un po’, per poi spegnersi. Ovviamente, se resta accesa (o si accende mentre guidiamo) significa che c’è un problema che richiede immediata manutenzione.
Un ulteriore segnale evidente che indica una batteria prossima allo scarico è rappresentato dalla debolezza delle luci, sia dei fari, sia di quelle del quadro strumenti. Se la luminosità risulta debole e fioca, allora significa che c’è un calo di tensione e ci sono delle anomalie alla batteria da non sottovalutare. Allo stesso modo, dovremo insospettirci se ci sono problemi all’orologio, con difficoltà di regolazione o reset automatico.
Se riusciamo a mettere in moto e avvertiamo i segnali sopraccitati, la cosa da fare è recarsi alla più vicina officina per risolvere subito il problema.
Se invece non riusciamo più nemmeno ad avviare il motore, allora dobbiamo procedere in altro modo. In questo caso, infatti, le soluzioni da praticare sono quattro:
La prima soluzione si può praticare se non si hanno i cavi di alimentazione e non si riesce a chiedere aiuto a qualcuno, soprattutto se si è in mezzo alla strada, con il rischio di creare un pericolo per sé e per gli altri, è una soluzione praticabile. La soluzione preferibile, però, è la seconda, ovvero la ricarica della batteria con i cavi. Ora andremo a vederle entrambe.
Questa è la soluzione meno percorribile, soprattutto se si dispone di una vettura dotata di marmitta catalitica, che potrebbe uscire danneggiata da quest’azione.
Prima di tutto è necessario sedersi al posto di guida, inserire la seconda marcia e premere il pedale della frizione, quindi bisogna girare la chiave nel quadro di accensione e abbassare il freno a mano, mentre da dietro qualcuno dovrà iniziare a spingere la vettura. Una volta che è in movimento (l’operazione risulta più semplice sui tratti stradali in discesa, per ovvie ragioni), allora bisogna mollare la frizione e quindi accelerare, permettendo al motore di avviarsi. Quest’ultima operazione deve essere fatta quando abbiamo raggiunto una velocità di 20 km/h e inoltre è necessario ricordarsi di non spegnere mai il motore, che dovrà restare acceso per almeno 15-20 minuti, in modo tale da dare all’alternatore il tempo di ricaricare la batteria.
Se si possiede un caricabatteria con amperaggio conforme alla vettura, allora si potrà procedere in autonomia con la ricarica completa della batteria.
Come fare per ricaricare la batteria scarica con il caricabatteria? Prima di tutto bisogna aprire il cofano, quindi sarà necessario allentare le viti che legano insieme i morsetti all’accumulatore (il meccanismo di smontaggio varia in base al modello di auto). A questo punto bisognerà staccare i morsetti, partendo dal nero del polo negativo e proseguendo con quello rosso del polo positivo. In seguito, dovremo rimuovere le staffe che ancorano la batteria al suo posto, estrarla e collegarla al nostro caricabatteria per una giornata intera. A batteria caricata, bisognerà riporla nel suo posto, ricordandoci di rimettere le staffe e ricollegare i morsetti.
Questa è la soluzione migliore e più rapida per risolvere questo problema, a meno che non ci siano problemi più gravi. Ricaricare la batteria con i cavi è anche la pratica più comune e, generalmente, si fa con un’altra auto, che sarà posizionata vicino alla macchina con la batteria scarica, al fine di agevolare il collegamento tra le due batterie tramite cavi, con i morsetti del cavo rosso ai poli positivi di tutte e due le auto e quelli del cavo nero sul polo negativo della batteria carica (l’altro può essere collegato al telaio della vettura scarica).
A questo punto bisognerà accendere la macchina con la batteria funzionante, al fine di caricare quella completamente scaricata. Dopo qualche minuto, potremo provare ad accendere la vettura con la batteria scarica e mantenerla accesa, mentre si scollegano i cavi (prima il nero e poi il rosso). A questo punto, meglio andare a fare qualche giro in auto per una ventina di minuti con luci e radio spente per far sì che la ricarica della batteria venga completata in modo funzionale.
Prima di eseguire questa operazione, è bene prima dare uno sguardo alla batteria, e più precisamente ai collegamenti della stessa, per capire se ci siano tracce di corrosione o ossidazione ai terminali e quindi vadano prima puliti i morsetti con detergenti appositi, oppure se i cavi risultano allentati.
Inoltre, sempre prima di effettuare la ricarica con i cavi, è raccomandato consultare il libretto d’uso e manutenzione dell’auto, seguendo le informazioni indicate al relativo capitolo.
La quarta opzione è chiamare il soccorso stradale, farsi portare all’officina più vicina e far risolvere il problema al meccanico, soprattutto se risulta necessario operare una sostituzione della batteria.
A tal proposito, è bene sapere che è sempre raccomandato portare l’auto a farsi dare una controllata dal meccanico dopo un evento di batteria scarica, per controllare lo stato della stessa e valutare la necessità di una sua eventuale sostituzione.
A questo punto sorge una domanda legittima: ma quanto dura una batteria dell’auto? Quanto tempo deve passare prima si possa iniziare a pensare a (far) dare una controllatina? Una normale batteria auto, ben tenuta e usata in modo corretto, può durare fino a 4-5 anni, anche se sta ferma per circa 1 mese. A ogni modo, i primi monitoraggi dovrebbero essere effettuati dopo il terzo anno. Se la batteria dovesse durare il tempo prestabilito e oltre, un cambio è comunque consigliato dopo 5-6 anni, dopo attenta valutazione da parte di un professionista, in modo tale da scongiurare eventuali problemi di carica nel tempo.
Passiamo ora al capitolo costi: con una batteria auto scarica da sostituire, quanto andremo a spendere? Bisogna mettere in conto diverse voci, tra cui quella della batteria nuova, i cui prezzi variano moltissimo, stando (in media) in una forbice compresa tra 50 e 200 euro, e quella della manodopera, variabile in base all’officina in cui vi rivolgete e al lavoro da fare.
Se poi si sta fermi per strada e non si riesce a risolvere il problema, allora dovremo chiamare anche l’assistenza stradale, che potrebbe essere gratuita nel caso in cui l’abbiate nel pacchetto della polizza assicurativa, oppure si dovrà sborsare un’ulteriore cifra che supera all’incirca i 100 euro (per il servizio di recupero) ai quali bisogna aggiungere la tariffa per ogni chilometro percorso.
Il caldo è uno dei più acerrimi nemici di una batteria auto, che non soffre a temperature attorno ai 20 gradi. Ovviamente, in estate, soprattutto nel nostro Paese, le temperature superano di molto questa soglia, con possibili ripercussioni sulla batteria di cui però potremmo accorgersene solo in inverno. Quindi è bene, se possibile, verificare lo stato di carica della batteria e provvedere eventualmente a una ricarica prima dell’inizio della stagione fredda.
Temperature troppo alte, infatti, possono causare un deterioramento delle componenti della batteria e del suo funzionamento, con conseguenze sul motore, che potrebbe non avere il giusto fabbisogno di energia elettrica per avviarsi quando le temperature sono rigide.
Oltre al caldo possono essere diversi i motivi che hanno portato a far scaricare la batteria dell’auto. Andiamo a elencare le cause più comuni:
Precisiamo che nelle auto più moderne esistono dispositivi di sicurezza che determinano lo spegnimento automatico dei fari a vettura chiusa, oppure lo spegnimento dello stereo, se restiamo fermi con il motore spento, ma la chiave girata.
Allo stesso tempo, nel momento in cui sappiamo che la nostra auto resterà ferma per diverso tempo, può essere utile staccare la batteria, scollegando il polo negativo, a meno che non abbiate una vettura dotata di sistema Start&Stop, ovvero quel meccanismo che provoca lo spegnimento automatico della vettura in situazioni di sosta temporanea (ad esempio, al semaforo rosso) e la riaccensione quando si riparte. In questi veicoli, infatti, potrebbe verificarsi un problema al sistema di gestione della batteria, che potrebbe non riconoscere più la presenza della stessa.
Periodicamente, soprattutto dopo un certo periodo di tempo e vita della nostra vettura, è bene (far) controllare lo stato della batteria auto.
Ci sono diversi modi per capire se la batteria si sta scaricando o se va bene. Il primo, quello più tradizionale, si fa per mezzo di voltmetro (o, più completo, un multimetro), insomma, di un tester che misura il voltaggio della batteria auto. Il secondo, che si usa nelle auto più moderne, è un’applicazione mobile, connessa ai sistemi tecnologici e funzionali del nostro veicolo. Quest’ultima opzione, invero, è disponibile solo su alcuni modelli di auto moderne, mentre per quanto riguarda la prima opzione, bisogna avere il dispositivo in casa.
Collegando il tester alla batteria, ci sarà rivelato il livello di voltaggio della componente. I parametri di misurazione sono i seguenti:
A ogni modo, soprattutto se le macchine interessate sono di moderna generazione, o dotate di sistemi avanzati tecnologicamente e più sofisticati, è sempre meglio recarsi in officina.
Ci sono alcuni casi in cui può accadere che nonostante l’auto sia nuova, la batteria risulti già scarica, oppure si scarichi rapidamente in breve tempo e senza alcuna logica apparente. Fortunatamente non sono casi frequenti, ma quando ciò avviene, visto che si parla di un’auto nuova, è bene portarla alla concessionaria della casa produttrice e, vista la garanzia attiva, far risolvere il problema a loro senza pagare nulla.
Qualora la batteria non dovesse caricarsi né con i cavi né con altri metodi, allora potrebbero esserci problemi di entità più grave, oppure criticità all’alternatore auto. L’alternatore auto è quella componente che ha il ruolo di fornire energia elettrica all’autovettura, batteria compresa. In poche parole, se non funziona l’alternatore, la batteria non si carica e quindi la macchina non parte.
L’alternatore, infatti, potrebbe caricare poco, con la conseguenza che la batteria si scarichi del tutto, oppure caricare eccessivamente, generando danni ai meccanismi della vettura.
Il segnale di un malfunzionamento all’alternatore è evidenziato dall’accensione della spia della batteria, quando siamo in movimento, dalla debolezza delle luci e delle spie auto luminose sul quadro strumenti.
Un’auto che ha già la batteria scarica, non si accenderà da remoto con il pulsante della nostra chiave. Per aprire la portiera dell’auto, dovremo fare manualmente, inserendo la chiave nella serratura e ruotandola fino a sentire lo scatto.
In caso di chiave keyless, ovvero quelle chiavi “intelligenti” con meccanismo di sblocco a distanza, bisogna sfruttare la serratura sulla portiera del guidatore (che non usiamo mai) tramite la chiave di emergenza che ci è stata data alla consegna dell’auto: trattandosi di chiave meccanica, basterà inserirla nella serratura e farla scattare, come nel procedimento descritto in precedenza.
Per evitare di trovarci con la batteria auto scarica, è bene prendere degli accorgimenti relativi alla manutenzione e al buon utilizzo dell’auto e iniziare a effettuare controlli periodici dopo i primi 3 anni di vita dell’auto. In ogni caso, se disponiamo di un tester, potremo verificare noi stessi il livello di carica della batteria auto in intervalli di tempo più ristretti.
Inoltre, se sappiamo di non poter utilizzare l’auto per un certo periodo di tempo, è buona pratica scollegare la batteria (nei modelli in cui questo è possibile e soprattutto non dannoso).
Anche nelle auto elettriche una batteria scarica significa non potersi più muovere. È bene che il livello di queste batterie sia sempre superiore al 20%: quando si avvicina a questa soglia, è bene fermarsi alla prima stazione di ricarica disponibile.
Una batteria completamente scarica in un’auto elettrica significa restare fermi e attendere una ricarica tramite fonte compatibile. Con un’auto elettrica, insomma, non è possibile provare una partenza a spinta o operare con i cavi, perché si tratta di un sistema completamente diverso. Va detto però che diversi modelli di auto elettriche offrono anche una riserva di energia, utile per percorrere un piccolo tratto in più una volta che la batteria è esaurita. Tuttavia, è consigliabile operare il prima possibile per evitare il peggio ed essere costretti a chiamare l’assistenza stradale e un carro attrezzi.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa