Un viaggio su strada può riservare imprevisti. Se hai un incidente stradale all’estero, sapere come muoverti fa la differenza. In questa guida trovi tutto su come comportarti e quali sono gli organismi a cui rivolgerti per ottenere il risarcimento dei danni subiti.
La procedura in caso di incidente nei Paesi SEE Incidenti nei Paesi extra SEE ma con accordi con l’Italia Incidenti nei Paesi extra SEE e fuori dall’Europa Se il sinistro è in Italia ma con veicolo straniero.
Per molti i viaggi on the road sono un inno alla libertà e non c’è niente che possa farli desistere da una bella vacanza in auto. Se siete tra questi e avete già pronte le valigie per il vostro tour, non dimenticate di portare con voi la Carta verde. È il certificato internazionale di assicurazione (così detto perché una volta era verde, ora invece è in bianco e nero) che offre una copertura minima garantita nei 47 Paesi che aderiscono, appunto, al sistema della Carta verde. Da quest’anno è anche in formato digitale, per cui in caso di controlli è possibile mostrarla su smartphone o tablet.
Le compagnie assicurative in genere rilasciano la Carta verde in automatico ogni volta che si sottoscrive una nuova polizza rc auto. Se non l’avete oppure l’avete smarrita, potete contattare il vostro assicuratore e richiederla, perché è vero che nessuno parte pensando al peggio, ma se qualcosa va storto, la Carta verde è il salvagente che semplifica tutta la burocrazia nel caso in cui si incappi in un sinistro stradale all’estero.
La procedura in caso di incidente nei Paesi SEE
Ma come ci si deve comportare in concreto se si ha un incidente oltrefrontiera? La procedura non è purtroppo comune a tutti e 47 i Paesi che aderiscono al sistema Carta verde. L’iter, per quanto di per sé non semplice, è infatti più lineare se il sinistro avviene in uno dei Paesi appartenenti al più ristretto gruppo di Stati dello Spazio economico europeo (SEE), che annovera tutti i membri dell’Unione europea, ai quali si aggiungono Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
Oltre alle regole di base che è sempre bene seguire in caso di incidente stradale – garantire la sicurezza delle persone coinvolte nel sinistro, chiamare i soccorsi se necessario, raccogliere dati e prove fotografiche – bisogna compilare il modulo europeo di constatazione amichevole (possibilmente in doppia copia, una per ciascun conducente), inserendo i propri dati anagrafici e quelli della controparte, numero di patente di guida, targa del veicolo, data e ora del sinistro, dati della propria compagnia assicurativa e di quella dell’altro conducente coinvolto nell’incidente.
Chi è il mandatario dell’assicurazione estera
Una volta tornati in Italia, se si conosce già il nome del cosiddetto “mandatario”, cioè il rappresentante della compagnia assicurativa estera incaricato di gestire i sinistri in Italia, ci si può rivolgere direttamente a quest’ultimo per chiedere il risarcimento.
Le compagnie di assicurazione dei Paesi SEE hanno infatti l’obbligo di nominare un mandatario in ciascuno degli altri Stati compresi nello Spazio economico europeo.
Ad esempio, se un automobilista italiano viene tamponato in Spagna da un veicolo spagnolo, una volta tornato in Italia contatta il mandatario italiano della compagnia di assicurazione spagnola che avrà il compito di sbrigare la pratica, occupandosi sia di accertare i danni materiali subiti sia di liquidare il risarcimento.
Consap come Centro di informazione
Se invece non si conosce il mandatario, entra in scena la Consap, un nome da tenere a mente perché si tratta della Concessionaria dei servizi assicurativi pubblici (società per azioni controllata interamente dal ministero dell’Economia e delle Finanze). È infatti la Consap che deve fornire al danneggiato italiano i dati necessari sull’impresa di assicurazione del veicolo estero responsabile e del suo mandatario in Italia.
La richiesta alla Consap va inviata tramite il suo Portale Unico, accessibile con Spid. Va sottolineato che Consap non si occupa direttamente della gestione del sinistro ma in questa fase opera in qualità di Centro di informazione italiano. Spetterà al danneggiato inviare al mandatario la richiesta di risarcimento. Dopo aver ricevuto la domanda di indennizzo, il mandatario avvia la procedura ed entro tre mesi dovrà comunicare l’offerta di risarcimento o l’eventuale diniego motivato.
Cosa fare se manca l’assicurazione o il veicolo è irreperibile
Cosa succede se l’impresa assicuratrice non ha un suo mandatario in Italia, o c’è ma non risponde entro tre mesi, oppure il veicolo responsabile risulta non assicurato o non si riesce addirittura a identificare? In tutti questi casi entra nuovamente in gioco la Consap, ma questa volta non come Centro di informazione ma come Organismo di indennizzo italiano (ODI).
In pratica, per non lasciare scoperti coloro che hanno subito all’estero danni a causa di un incidente con un veicolo impossibile da indentificare e per il quale risulti impraticabile risalre all’impresa assicuratrice, lo Stato offre una garanzia pubblica.
La richiesta di risarcimento, corredata da tutta la documentazione relativa al sinistro, può essere inviata in vari modi: per posta, indirizzandola a Consap F.G.V.S. (Gestione Fondi ed Organismo di indennizzo), oppure via Pec (organismo@pec.consap.it) o ancora via e-mail (organismo@consap.it). Entro tre mesi l’ODI formula un’offerta di risarcimento che, una volta accettata, provvede a liquidare, ma può anche rigettare la richiesta.
Incidenti nei Paesi extra SEE ma con accordi con l’Italia
Ci sono poi casi in cui si può fare riferimento a Consap, ma solo come Centro di Informazione e non di Organismo di indennizzo. Ciò vale per quei Paesi che, pur orbitando geograficamente perlopiù in Europa, non sono ufficialmente membri SEE. La lista comprende: Svizzera, Regno Unito, Principato di Monaco, Bosnia, Erzegovina e poi Israele.
Se si fa un incidente in uno di questi Paesi, Consap fornisce aiuto nell’identificare la compagnia assicurativa del veicolo estero e il suo rappresentante in Italia (mandatario), ma questi non sono obbligati a fornire una risposta motivata entro tre mesi dalla data di ricezione della richiesta di risarcimento.
Quando non lo fanno, il danneggiato purtroppo non può rivolgersi nuovamente alla Consap per usufruire della garanzia dello Stato italiano prevista per gli incidenti all’estero.
Incidenti nei Paesi extra SEE e fuori dall’Europa
Non è previsto invece alcun intervento da parte di Consap se il sinistro stradale avviene in un Paese che pur facendo parte del sistema Carta verde non appartiene né alla SEE né alla lista di Stati che fanno eccezione (Svizzera, Regno Unito, Israele…). Cosa fare allora? La procedura cambia a seconda che ci sia coincidenza tra il Paese in cui avviene l’incidente e quello di immatricolazione del veicolo sul quale ricade la responsabilità del sinistro.
Se per esempio l’incidente è avvenuto in Marocco ed è stato causato da un’auto immatricolata in loco, la richiesta di indennizzo va indirizzata all’assicuratore marocchino (e al proprietario del veicolo). Consigliamo comunque di contattare il Consolato italiano per avere informazioni specifiche su cosa preveda la normativa locale.
Se invece non c’è coincidenza tra Paese del sinistro e luogo di immatricolazione del veicolo responsabile (per esempio, l’incidente è avvenuto in Marocco ma è stato causato da un veicolo tunisino), le cose purtroppo si complicano. La richiesta di risarcimento va inviata al Bureau del Paese in cui si è verificato (nel nostro esempio, del Marocco).
Cos’è il Bureau? È l’ufficio nazionale appartenente al Council of Bureaux (CoB), organizzazione internazionale con sede a Bruxelles, istituita per garantire la protezione delle vittime della circolazione transfrontaliera all’interno del sistema Carta verde. Per trovare i contatti del Bureau di riferimento al quale rivolgersi bisogna consultare il sito del Consiglio dei Bureaux.
Se il sinistro è in Italia ma con veicolo straniero
Se l’incidente avviene sulle nostre strade e a provocarlo è un veicolo con targa estera, il danneggiato italiano non deve rivolgersi direttamente alla compagnia estera della controparte.
A fare da tramite è l’UCI, l’Ufficio Centrale Italiano, che si occupa di indicare quale assicurazione – presente sul territorio nazionale – è stata incaricata di gestire la pratica in Italia. Una scorciatoia utile per sapere subito a chi rivolgersi per ottenere il risarcimento. L’UCI interviene direttamente solo se la compagnia non risponde.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa.