Nonostante l’ampia diffusione dei sistemi di climatizzazione nelle auto di tutte le dimensioni, infatti, molti guidatori non conosco bene le linee guida per un uso efficace ed efficiente del climatizzatore auto. Questa ignoranza può condurre a errori che influiscono sia sul consumo di carburante, sia sull’efficienza del sistema stesso, con tanto di problemi di salute per chi si trova all’interno dell’abitacolo, come il classico pizzicore alla gola, ma anche malessere generale dato dallo scarto tra temperatura interna e temperatura esterna.
In questa guida, andremo quindi a scoprire come mantenere l’auto in condizioni ottimali durante i mesi estivi, focalizzandoci sull’utilizzo e la gestione del climatizzatore auto e la sua manutenzione.
COS’È E COME FUNZIONA IL CLIMATIZZATORE DELL’AUTO
Comprendere il funzionamento del sistema di climatizzazione dell’auto può sembrare complesso, ma in realtà si basa su principi fisici piuttosto semplici. Quando parliamo di impianto di climatizzazione nelle auto, in realtà parliamo di un sistema che rimuove il calore dall’interno del veicolo, piuttosto che produrre aria fredda. Questo processo, basato sul principio fisico della trasformazione di un liquido in gas e viceversa, permette di convertire un interno torrido e difficile a vivere in un ambiente di guida confortevolmente fresco durante le giornate più calde.
In pratica, l’aria calda dell’abitacolo viene raffreddata quando entra in contatto con l’evaporatore, un componente chiave del sistema di condizionamento. Questo componente è riempito con un liquido refrigerante, che viene messo in circolazione dal compressore del sistema. Il liquido refrigerante si muove quindi verso il condensatore, dove si trasforma in gas, prima di essere inviato a un serbatoio in cui vengono rimosse impurità e umidità. Da qui, il liquido viene poi vaporizzato e distribuito all’interno del veicolo per raffreddare l’ambiente.
Com’è fatto il climatizzatore auto
Conoscere le diverse componenti del sistema di condizionamento può essere utile, specialmente se è necessario sostituire alcune parti o se si rilevano dei malfunzionamenti ben precisi. Il sistema di condizionamento dell’auto è composto da vari elementi, tra cui:
- il condensatore;
- la valvola di espansione;
- l’evaporatore;
- il compressore;
- il filtro;
- la centralina elettronica di gestione.
Quest’ultima, insieme all’evaporatore, sono collocati all’interno dell’abitacolo, mentre le altre componenti sono alloggiate nel vano motore.
A ogni modo, l’impianto di climatizzazione necessita di una periodica manutenzione, che solitamente viene effettuata durante i controlli regolari ai quali l’auto deve essere sottoposta regolarmente. Inoltre, è bene sapere che è preferibile accendere l’aria condizionata anche durante l’inverno, per almeno una decina di minuti, minimo 1 o 2 volte al mese, per evitare eventuali malfunzionamenti che potrebbero comprometterne l’utilizzo durante la stagione estiva.
LA FUNZIONE AUTO DEL CLIMATIZZATORE AUTO: A COSA SERVE
L’intensità del calore estivo può causare temperature superiori ai 60°C nell’abitacolo, condizioni che non solo compromettono il comfort del guidatore, ma possono anche mettere a rischio la sua attenzione, la rapidità di reazione e la salute generale. Per questo motivo, è molto importante sapere come raffreddare rapidamente l’abitacolo attraverso il climatizzatore, a partire da quando si mette in moto e per i primi dieci minuti quando si è in viaggio, che deve essere confortevole e sicuro, non solo quando si percorrono lunghe distanze, ma anche quando si compiono tragitti brevi.
Se l’auto è equipaggiata con un climatizzatore automatico, c’è un aspetto importante da considerare. La funzione Auto permette di impostare una temperatura specifica per l’abitacolo, richiedendo al sistema di condizionamento di mantenere costante tale temperatura. Questo significa che il climatizzatore adatterà l’intensità del sistema alle esigenze specifiche: impostare una temperatura estremamente bassa quando l’abitacolo è molto caldo non accelera il processo di raffreddamento e ci vorrà anche un maggiore sforzo per raggiungere quella temperatura.
Quando entriamo in un’auto i cui interni sono bollenti, l’istinto ci dice di accendere l’aria condizionata e metterla al minimo, ma così facendo il sistema impiegherà più tempo e maggiore energia prima di arrivare al clima prestabilito (che poi varieremo nuovamente per evitare che l’interno sia troppo freddo). Quindi, è meglio che sia il climatizzatore a regolare la temperatura, selezionando quella a cui si è abituati, e lasciare che il sistema si occupi del resto.
Un appunto molto importante da ricordare, a tal proposito: aumentando la velocità del ventilatore, la funzione automatica sarà disattivata.
COME USARE AL MEGLIO L’ARIA CONDIZIONATA IN AUTO IN ESTATE
Come abbiamo spiegato nei paragrafi precedenti, durante la stagione più calda, e in particolare durante il suo picco, il controllo del clima all’interno del veicolo può essere una vera sfida. Diventa quindi molto utile sapere come utilizzare al meglio il climatizzatore dell’auto per raffreddare velocemente l’abitacolo senza sprecare tempo ed energie.
Il segreto per un raffreddamento rapido ed efficiente dell’auto con il climatizzatore è l’ottimizzazione del suo uso. Prima di tutto, è necessario assicurarsi che il sistema di climatizzazione funzioni correttamente e non presenti guasti o perdite. I possibili problemi possono includere il cattivo funzionamento del compressore o del condensatore, blocchi nel sistema o problemi con il refrigerante.
Per iniziare il processo di raffreddamento, il metodo più comune consiste nell’avviare il motore, abbassare i finestrini e attivare il climatizzatore al massimo. Lascia lavorare il sistema per 10-20 secondi, poi, quando l’aria fredda inizia a diffondersi, bisognerà alzare i finestrini e regolare l’intensità del climatizzatore. Questa procedura permette di far uscire l’aria calda e raffreddare più velocemente l’abitacolo.
Un altro modo per cercare di raffreddare rapidamente l’auto è quello di aprire un finestrino e la portiera dal lato opposto: l’obiettivo è sempre quello di far uscire l’aria calda dall’abitacolo. Abbiamo detto che gli interni dell’auto, quando fa molto caldo, possono raggiungere anche la temperatura infernale di 60°C. Se ci limitassimo semplicemente ad aprire l’aria condizionata in un’auto con questa temperatura, diremmo al sistema di raggiungere, ad esempio, la temperatura di 17°C partendo da 60°C. Se invece lasciassimo uscire l’aria calda e attendessimo quel tanto che basta affinché la temperatura interna scenda di grado, lo sforzo del sistema di climatizzazione sarà minore e più rapido.
Ci sono alcuni altri suggerimenti che possono aiutarti a massimizzare l’efficienza del climatizzatore auto. Ad esempio, è necessario sostituire periodicamente il filtro antipolline e gli altri filtri purificatori, nonché disabilitare la funzione Start&Stop. Inoltre, ma questa è una banalità, se dobbiamo parcheggiare l’auto all’aperto, è meglio cercare un posto in sosta all’ombra (o comunque dove il sole non batterà tutto il giorno). Se possibile, è preferibile utilizzare un parasole per proteggere l’interno dall’esposizione diretta ai raggi solari. Con un parasole, quando entreremo in auto, non troveremo certo un clima primaverile, ma sarà comunque meno infernale se non avessimo protetto la nostra auto con nulla e per di più ci ha atteso ore e ore sotto un sole cocente.
Inoltre, occorre regolare con attenzione la temperatura. Un cambio repentino da una temperatura elevata a una decisamente inferiore può causare problemi di salute come dolori articolari, raffreddori o bronchiti. Pertanto, è preferibile cercare di mantenere uno scarto massimo di 6 gradi tra la temperatura interna ed esterna.
Infine, è cruciale eseguire una manutenzione regolare del climatizzatore auto. Questo include il cambio del filtro ogni 15-20.000 km e il rifornimento del gas refrigerante ogni 3 anni o ogni 60.000 km. Ma sul capitolo manutenzione, torneremo tra poco.
Attenzione alle bocchette d’aria
Nell’utilizzo quotidiano del climatizzatore, inoltre, è importante fare attenzione a come si posizionano le bocchette d’aria. Evitiamo di indirizzarle direttamente su di noi, poiché l’aria fredda diretta può essere dannosa per la salute (e fare venire il classico pizzico alla gola che il giorno dopo si trasforma in un antipatico raffreddore estivo). Invece, meglio puntarle verso l’alto per favorire una circolazione d’aria naturale.
L’ARIA CONDIZIONATA “PUZZA”? COME ELIMINARE I CATTIVI ODORI
Elementi come i filtri antipolline, attrezzati per catturare particolato e odori non desiderati, hanno amplificato l’importanza dei sistemi di condizionamento auto. Questi filtri, in particolare quelli con carboni attivi, richiedono però una manutenzione regolare. Se trascurati, possono gradualmente ostruirsi e compromettere la circolazione dell’aria, nonostante l’uso massimo della ventola.
Esistono tre fattori principali che possono favorire l’insorgenza di odori non gradevoli nel sistema di condizionamento dell’aria:
- la presenza di batteri nell’evaporatore;
- l’ossidazione dell’alluminio, il materiale di cui è fatto l’evaporatore;
- l’accumulo di residui di tabacco (in veicoli utilizzati da fumatori).
Anche se i produttori usano sostanze che ostacolano la formazione di batteri e la corrosione del metallo, queste non sempre sono efficaci durante tutta la vita dell’auto. Di conseguenza, potrebbe essere necessario un intervento di manutenzione professionale, che può includere l’uso di spray specifici per pulire, deodorare e talvolta sterilizzare l’evaporatore.
È possibile adottare alcune precauzioni per minimizzare la probabilità di odori sgradevoli provenienti dall’aria condizionata. Per esempio, è consigliabile impostare il riscaldamento al massimo prima di spegnere il motore. Questo aiuta a prevenire l’accumulo di germi, batteri e muffe nell’evaporatore, asciugando qualsiasi umidità residua. Inoltre, se si avvertono odori sgradevoli all’avvio dell’aria condizionata, è opportuno disattivare il condizionatore e attivare la ventola a piena potenza prima di spegnere il motore, per impedire il ristagno di condensa.
Il filtro dell’aria condizionata è un altro elemento cruciale nel sistema di raffreddamento dell’auto. Questo componente filtra l’aria prima di raffreddarla, bloccando batteri, germi e acari che possono produrre odori sgradevoli. Se si avvertono tali odori, è probabilmente il momento di sostituire il filtro. Tuttavia, prima di questa operazione, potrebbe essere utile utilizzare prodotti specifici per eliminare gli odori e pulire i componenti del sistema di condizionamento dell’aria.
ARIA CONDIZIONATA AUTO: COME EFFETTUARE LA MANUTENZIONE E PERCHÉ È IMPORTANTE
La manutenzione periodica del sistema di climatizzazione dell’auto è essenziale per prevenire la comparsa di odori indesiderati al momento dell’accensione. Tra le operazioni da effettuare periodicamente vi sono:
- il controllo del livello del fluido refrigerante;
- la verifica del livello dell’olio nel compressore;
- la pulizia del sistema per eliminare funghi e batteri;
- la sostituzione del filtro antipolline.
Eseguendo questi controlli, sarà più facile avere un ambiente fresco e pulito all’interno della propria auto, con l’ulteriore vantaggio di ottimizzare il funzionamento del sistema di climatizzazione.
Entriamo più nel dettaglio. Il filtro dell’aria è uno degli elementi chiave del sistema di condizionamento dell’auto. Quando il filtro è pulito, non solo migliora la qualità dell’aria che entra nell’abitacolo, ma anche l’efficienza del sistema di climatizzazione stesso. Pertanto, si raccomanda di sostituire il filtro dell’aria ogni 15-20.000 chilometri o almeno una volta all’anno. La frequenza della sostituzione può tuttavia variare in base al tipo di strade percorse regolarmente.
Per mantenere il sistema di climatizzazione dell’auto in condizioni ottimali, è altresì importante prendersi cura dell’esterno del veicolo. L’auto dovrebbe essere parcheggiata in un garage o in un luogo ombreggiato, per prevenire un surriscaldamento che potrebbe rendere difficile il compito del condizionatore. Se non è possibile, meglio munirsi di parasole, per evitare l’esposizione diretta ai raggi del sole ed evitare una maggiore concentrazione di calore all’interno del veicolo.
Avviare l’aria condizionata dell’auto in modo corretto è un altro aspetto fondamentale. Come abbiamo visto nei paragrafi in cui abbiamo parlato di come usare efficacemente l’aria condizionata in auto, nonostante le elevate temperature estive, si raccomanda di iniziare con un’impostazione bassa della temperatura e procedere in seguito con una regolazione graduale. Inoltre, tenendo sempre attiva la modalità di ricircolo dell’aria, si previene l’aspirazione dell’aria calda dall’esterno da parte del climatizzatore.
Come già scritto, nel caso in cui si avvertisse un odore sgradevole all’accensione del sistema, è consigliabile recarsi immediatamente in un’officina specializzata: infatti, questo potrebbe essere determinato dalla concentrazione di umidità nei condotti dell’aria, il che può favorire la crescita di funghi e batteri.
Inoltre, è bene ricordare che anche in inverno è importante mantenere attivo il condizionatore dell’auto, per consentire la lubrificazione del compressore e delle guarnizioni ed evitare perdite di liquido refrigerante, mantenendo così efficacemente costante il funzionamento del sistema. Una revisione in officina prima dell’arrivo dell’estate è inoltre consigliabile per assicurarsi che tutto funzioni correttamente e prevenire problemi durante la stagione più calda.
MANUTENZIONE CLIMATIZZATORE AUTO ELETTRICA: CI SONO DIFFERENZE?
La manutenzione dei veicoli elettrici e ibridi presenta aspetti complessi, in particolare quando si tratta dei sistemi di climatizzazione. Questi sistemi non sono solo incaricati di fornire un comfort climatico, ma servono anche come gestori termici per la batteria e altri componenti cruciali. Un sistema di climatizzazione difettoso può impedire l’avvio del veicolo, mettendo a rischio batteria e trasmissione. Pertanto, una manutenzione regolare e accurata di questi sistemi è di fondamentale importanza.
La manutenzione del sistema di climatizzazione in veicoli elettrici e ibridi richiede attenzione a particolari dettagli, dato che molte delle sue parti lavorano a tensioni elevate e necessitano di procedure di sicurezza specifiche.
La pulizia del filtro dell’aria è un aspetto centrale per mantenere il sistema di climatizzazione in buona salute. Trovare il filtro dell’aria è semplice: è posizionato sopra il motore, facilmente visibile e accessibile. In caso di dubbi, il manuale del veicolo o una rapida ricerca online saranno di aiuto per individuarlo.
Il filtro può essere pulito con un aspirapolvere per auto, passando con cura su entrambi i lati per rimuovere sporco e detriti. Se necessario, il filtro può anche essere lavato in acqua, assicurandosi però che sia completamente asciutto prima di reinstallarlo per evitare danni al motore.
L’efficienza energetica è un’altra preoccupazione chiave nei veicoli elettrici e ibridi. L’aria condizionata, così come altri accessori elettrici come la radio, può infatti comportare una riduzione significativa dell’autonomia. Una buona pratica consiste nell’impostare il clima a 22 gradi invece che a 15, per ridurre il dispendio energetico.
Molte auto elettriche permettono di attivare il clima a distanza tramite un’applicazione. Questo permette di rinfrescare l’abitacolo mentre l’auto è ancora collegata alla corrente, risparmiando energia della batteria.
ARIA CONDIZIONATA ACCESA IN SOSTA? MULTE E SANZIONI
L’uso prolungato del condizionatore durante la sosta può comportare sanzioni. Infatti, il Codice della Strada proibisce di tenere il motore acceso durante la sosta per mantenere in funzione l’aria condizionata, una norma introdotta per limitare l’inquinamento dei veicoli a motore.
L’articolo 157 comma 7-bis del CdS recita quanto segue: “È fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso”.
Anche se fa caldo e si vuole mantenere fresco l’interno dell’auto, se la macchina è in sosta, vige il divieto di lasciare il climatizzatore acceso. La multa a cui si corre incontro in caso di inadempienza è piuttosto salata, visto che si deve pagare una somma da 223 € a 444 €. La nuova misura è stata introdotta per preservare l’ambiente e ridurre l’inquinamento.
Per maggiori informazioni e supporto gratuito (ANCHE a DISTANZA) non esitare a contattarmi.
p.a. Nunzio Costa